I precedenti di Chievo-Torino / I granata hanno vinto solo due volte nei nove precedenti a Verona: l’anno scorso terminò 3-1 per la squadra di Mihajlovic
L’anno scorso, Chievo-Torino, fu apoteosi granata, sebbene inserita nel vuoto di una stagione conclusa troppo in anticipo rispetto alle attese. Il 23 aprile 2017, la sfida del “Bentegodi” finì 3-1: timbrarono Ljajic, Zappacosta (con un gioiello dalla distanza) e Falque, siglò Pellissier per gli ospiti. Per Mihajlovic fu la seconda prova del 4-2-3-1 dopo la vittoriosa trasferta di Cagliari, un altro successo che lo convinse a puntare su quel modulo anche per il futuro del suo Toro. La gara d’andata della stagione in corso, invece, regalò sentimenti diametralmente opposti. Reduci dal bel pareggio di San Siro, i ragazzi di Miha vennero fermati 1-1 al “Grande Torino”: di Hetemaj e Baselli le reti; Belotti, poi, si fece parare un calcio di rigore da Sorrentino. E, al novantesimo, arrivarono i fischi.
Chievo-Torino: la vittoria del 4 maggio 2014 e il bagno di folla a Superga
Storia piuttosto recente, quella che lega i granata e il Chievo Verona, club affacciatosi solo sul finire degli anni ‘90 nei palcoscenici più importanti del calcio italiano. Le sfide giocate in terra veneta, per ciò che riguarda la serie A arriveranno sabato – calcio d’inizio alle ore 18 – a quota dieci. Nei nove incroci precedenti, il Torino ha vinto in due occasioni, racimolando quattro sconfitte e tre pareggi nelle restanti occasioni. La prima affermazione granata risale al 4 maggio 2014. In campo decise l’autorete di Sardo, poi la squadra salì sul charter messo a disposizione dal presidente Cairo e tornò in Piemonte per salire a Superga e presenziare alle celebrazioni in memoria del Grande Torino. Fu un bagno di folla per Immobile, Cerci e compagni, reduci da una vittoria dal forte sapore di Europa a poche giornate dal termine.
Chievo-Torino: l’1-1 della matematica salvezza e lo scoppiettante 3-2 del 2003
Ben altro sapore ebbe l’1-1 del maggio 2013. Con lo sciapo pareggio del “Bentegodi”, firmato Thereau e Cerci, il Torino di Ventura si assicurò matematicamente la salvezza dopo una stagione travagliata, poi conclusa al sedicesimo posto. Per i granata, fu la seconda partita con il 3-5-2, dopo il soporifero esordio in Torino-Genoa della settimana precedente. Fu ricco di spettacolo e gol, invece, l’incrocio del 2 marzo 2003. In quell’occasione, il Toro di Zaccarelli e Ferri – all’esordio in panchina – dovette arrendersi alla banda di Delneri, lanciatissima verso un’incredibile qualificazione in Champions League. In campo, la sfida terminò 3-2: vantaggio granata con Sommese, pareggio clivense con Pellissier, raddoppio ospite di Donati e decisiva rimonta gialloblù firmata Cossato-D’Anna.
Brrrr dobbiamo temere il Real Kiev(o) ?